Comune ticinese del distretto di Lugano, Svizzera. Confina con Arogno, Maroggia, Melano, San Fedele (I).
Il suo territorio si estende su una superficie di 551 ettari. È situato a 500 metri s/m.,
all'estremità sud del versante sinistro della Valmara, in una conca affacciata sul bacino del Basso Ceresio.
Ad est si erge imponente, dominando il villaggio, il Monte Generoso, da dove
nasce il torrente Sovaglia.
Un tempo villaggio collinare ad economia agricola, dai ricchi vigneti, Rovio oggi è in prevalenza
un insediamento residenziale, meta anche di turismo.
Le sue caratteristiche climatiche e la sua posizione panoramica si uniscono infatti ad un grandioso ed interessante
paesaggio naturale.
Conta 666 abitanti. Ha una sezione di scuola per l'infanzia con 26 allievi e
2 sezioni di scuola elementare con 32 allievi; 20 allievi frequentano invece la scuola media
di Riva S. Vitale.
Con Arogno, Rovio ha avviato le pratiche per costituirsi in "Regione
di montagna della Val Mara".
Rovio, per le sue caratteristiche architettoniche e paesaggistiche, è stato segnalato come villaggio di
importanza nazionale dall'ISOS (Inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere). Notevoli sono
l'armonioso spazio
di piazza Fontana, all'ingresso del paese; la parrocchiale dei SS. Vitale ed Agata,
recentemente restaurata all'esterno; vari edifici del XVIII e XIX secolo; la Chiesa di S. Maria Assunta, del XVII secolo,
e sopratutto la Chiesa di S.Vigilio, sull'omonimo promontorio ad ovest del paese, risalente al secolo XII, con
affreschi romanici.
Percorrendo il nucleo, con i suoi vicoli selciati con
carreggiate in piode, si possono notare sei fontane ricavate da sarcofagi romani, rinvenuti nel secolo scorso
e testimonianza della presenza di una comunità fin da tempi antichi.
Reperti ancora più antichi sono stati ritrovati, sempre nel corso dell'Ottocento, lungo la
strada che da Rovio porta ad Arogno in una necropoli risalente alla prima età del ferro.
Chiesa di S.Vigilio e particolare dell'affresco romanico dell'abside.
Sullo stemma di Rovio è rappresentato un gatto; Gatt è anche il soprannome dato ai roviesi.
Il significato di tale simbolo non è mai stato chiarito.